ESTORSIONI AI NEGOZI DI ADDIOPIZZO? SONO PIÙ LE ”CAMURRIE”

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5 Marzo 2010

clip_image002Il pentito Di Maio ha rivelato che la mafia si tiene ben lontana dai commercianti aderenti alle associazioni antiracket, perchè sanno che il rischio di essere denunciati per l’eventuale tentativo di estorsione è altissimo: un’ulteriore conferma che il “sistema Addiopizzo” funziona.

Abbiamo appreso che il nuovo collaboratore di giustizia Di Maio, che ha fatto parte dell’importante e violenta famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù di recente colpita dall’operazione Paesan Blues della Squadra Mobile, racconta che evitavano di estorcere denaro ai commercianti aderenti ad Addiopizzo per non correre il rischio di essere denunciati.
Per la prima volta abbiamo prova diretta dell’efficacia della denuncia preventiva e pubblica di quegli imprenditori e commercianti che non pagano e aderiscono al nostro circuito del consumo critico antiracket.

È una notizia importante che ci accredita ulteriormente ma che ci carica di altrettanta responsabilità. È fondamentale che tutto ciò si sappia e sia reso di dominio pubblico.

La scelta di far parte del nostro circuito e di schierarsi pubblicamente funziona proprio perché tiene lontani gli estorsori.

Vi invitiamo a divulgare questa importante notizia, noi continueremo a stare al fianco di chi deciderà di compiere il passo di aderire al consumo critico di Addiopizzo.

Rispetto al passato, oggi c’è una grande opportunità per affrancarsi definitivamente dal racket dell’estorsioni. Facciamo in modo che altri operatori economici possano aggregarsi al nostro movimento per essere sempre più numerosi e più forti.

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