I PROGETTI PER L’INVESTIMENTO COLLETTIVO

da

23 Novembre 2014

INVESTIMENTO COLLETTIVO

Una nuova pratica di lotta al pizzo, Beni Comuni contro cosa nostra.

[ezcol_1half]Addiopizzo, con la collaborazione di un numero consistente di associazioni, comitati, enti e singoli cittadini, ha individuato due diverse aree della Città per la realizzazione dell’investimento collettivo: Piazza Magione e la Favorita. [/ezcol_1half] [ezcol_1half_end]In entrambi i casi si tratta di intervenire per restituire ai cittadini zone urbane degradate e sottoutilizzate, aree dove spesso regna l’illegalità e il valore del bene pubblico si è perso.[/ezcol_1half_end]

Piazza Magione

[ezcol_1half]Intervenire su Piazza Magione significa per Addiopizzo contribuire al recupero di uno spazio di grande valore simbolico per tutta la città; non a caso le prime Fiere del Consumo Critico si sono svolte proprio nel quartiere dove sono nati Falcone e Borsellino. Tuttavia, nel corso dell’ultimo decennio Piazza Magione è stata progressivamente abbandonata all’incuria. L’intervento di Addiopizzo si collega all’iniziativa di comitati e cittadini che, negli ultimi anni, si sono battuti perché la Piazza ritornasse ad essere un bene pubblico offerto alla fruizione di tutti, sottraendola all’incuria delle Istituzioni e alla prepotenza della criminalità più o meno organizzata. In una città nella quale sono pochi gli spazi di socializzazione che non siano mediati dal consumo, si tratta di INTERVENIRE SALVAGUARDANDO GLI SPAZI VERDI OFFRENDOLI INNANZITUTTO AI BAMBINI DEL QUARTIERE.[/ezcol_1half] [ezcol_1half_end][tribulant_slideshow gallery_id=”1″]

Visiona il progetto.

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[ezcol_1half]L’intervento proposto da Addiopizzo, anche sulla base del lavoro svolto dalle associazioni del territorio insieme alla Scuola Ferrara, il cui edificio principale si affaccia proprio sulla Piazza, mira alla realizzazione di una area gioco e socialità liberaconcepita come prolungamento della Scuola e prosecuzione del suo naturale dialogo col quartiere e col territorio attraverso spazi e attrezzature disegnati a partire dalle idee e dagli spunti offerti dai bambini. Si tratta dunque di rendere fruibile una porzione della Piazza attrezzandola con istallazioni che possano essere utilizzate
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[/ezcol_1half] [ezcol_1half_end] dai bambini del quartiere e che – secondo le indicazioni che loro stessi hanno dato durante i laboratori di progettazione partecipata curati dalle associazioni del territorio -, siano belle e in grado di resistere alle vandalizzazioni per essere fruite anche da tutti coloro che semplicemente attraversano la piazza o vi sostano per godere di uno degli spazi pubblici più ampi del centro storico di Palermo. (Guarda il documento completo di progettazione partecipata_presentazione lab ferrara 2014)

 

 

 

 

Il progetto di Piazza Magione come l’hanno immaginato
gli amici autori del magazine online di illustrazione Ad un Tratto

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Parco della Favorita

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I fallimenti cui sono andati incontro tutti i tentativi di valorizzare la Favorita come parco urbano ne fanno un simbolo straordinario di una città che non riesce a riappropriarsi dei suoi spazi pubblici anche quando questi hanno straordinarie potenzialità che, se adeguatamente valorizzate, potrebbero produrre un significativo innalzamento della qualità della vita dei cittadini oltre che un volano per lo sviluppo economico e turistico dell’intero territorio cittadino.

La Favorita, così com’è ridotta oggi, è un esempio lampante di quello che Danilo Dolci chiamava “spreco”: si distruggono le risorse, anche quelle più preziose, ipotecando il futuro e condannandosi al sottosviluppo.

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Zona-di-interesse

Particolare della Mappa della Favorita con indicazioni della zona di interesse.

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L’ipotesi progettuale, elaborata nel corso dei laboratori di progettazione partecipata promossi da Addiopizzo, prevede di intervenire per recuperare la Pepiniera, un’area di rilevante interesse anche storico, attualmente in stato di abbandono; la Pepiniera ospitava, grazie al suo sistema di canalizzazioni in parte ancora visibili, l’antico vivaio della Favorita. Delle quattro strutture di forma ellittica, ubicate fra la Palazzina Cinese e Villa Niscemi, solo una è oggi parzialmente identificabile essendo ancora visibili le antiche canalizzazioni che ne definivano la struttura.

L’INVESTIMENTO COLLETTIVO MIRA AL RIPRISTINO DELL’ANTICA FUNZIONE DELLA PEPINIERA CHE TORNEREBBE AD ESSERE COLTIVATA E SFRUTTATA COME CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE A DISPOSIZIONE DELLE SCUOLE E DELLE ASSOCIAZIONI.

A tale scopo per realizzare un’efficace azione di riqualificazione si è valutato di tematizzare le aree per una fruizione differenziata. Partendo quindi dalle già esistenti infrastrutture e tematismi si è suddivisa l’area in 4 sottoaree:

1. Pepiniera – (Turismo e Scuole) area in cui, attraverso un’azione di riqualificazione, si provvederà a:

  • restituire la sua configurazione originale
  • arricchirla con una piantumazione tematica corredarla di pannelli informativi
  • realizzare percorsi didattici tematici

2. Area culturale – Museo Pitrè, Palazzina Cinese e parco antistante – (Turismo e Scuole) 

  • Mostre tematiche
  • Piani di fruizione specifici

3. Città dei ragazzi – (Cittadinanza)

  • Laboratori didattici permanenti
  • Attività ludico ricreative

4. Aree naturali circostanti (Cittadinanza – Turismo e Scuole)

  • Sentieristica fruizione
  • Sentieri didattici
  • Percorsi permanenti
  • Quaderni e carte
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Visiona il progetto.

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Il progetto di Piazza Magione come l’hanno immaginato gli amici autori del magazine online Ad un Tratto
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