Solidali contro il pizzo: denunciateli!

da

21 Dicembre 2004

Il 10 dicembre sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza rn 35 boss, responsabili dei taglieggiamenti su alcuni dei principali esercizi rn commerciali di Palermo. Tre intere cosche mafiose sono finite in carcere: rn il clan di Santa Maria di Gesù, quello di Pagliarelli e quello rn di Porta Nuova.<br>rn I tempi sembrano sempre più maturi per una riscossa collettiva, rn affinché l'<span class="corsivo">intero popolo </span>si riappropri della sua <span class="corsivo">dignità</span>. rn Se commercianti e imprenditori non dovessero confermare i capi d’accusa rn contro i loro estorsori, si perderebbe un’importantissima occasione rn di riscatto. Ci stringiamo quindi intorno a loro per incoraggiarli alla rn denuncia, <span class="grassetto">con la promessa che non saranno lasciati soli dalla rn società civile, con l’impegno a sostenerli sempre, economicamente rn e moralmente</span>.<br>rn Durante la notte appena trascorsa, abbiamo appeso degli striscioni su rn alcuni dei ponti della città e tappezzato le vie del centro con rn un <a href="scarica.htm#verdi">nuovo adesivo.</a> Il messaggio, così rn come l’interlocutore scelto, è esplicito: "<span class="grassetto">Solidali rn contro il pizzo: denunciateli!</span>". Si è deciso di inserire rn nell’adesivo anche <span class="grassetto">il numero verde antiracket rn e antiusura</span> del Ministero degli Interni: uno strumento prezioso rn di lotta al pizzo, se solo le istituzioni si impegnassero maggiormente rn a farlo conoscere. È significativo che siano gli "attacchini" rn a promuoverlo, e sopperire così alle carenze dello Stato.

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